La definizione di casa come “macchina per abitare” e “Less is more” sono stati i principi dei grandi maestri del passato alla base di questo mio lavoro.
Volevo trasformare la mia abitazione di 150 mq in un luogo accogliente dove potere anche lavorare, trovando un gradevole e omogeneo compromesso capace di non sacrificare la bellezza dell’espressione architettonica.
L’appartamento, con una pianta “a ventaglio” dotata di un solo ingresso posto ad una estremità della stessa, mi aveva fatto pensare all’impossibilità di disimpegnare le due funzioni di Casa e di Studio. Ma, lavorando sulla pianta libera, ho pensato di adibire a filtro l’ampia zona ingresso dotata di finestra, attrezzandola con due postazioni lavoro e un piccolo bagno destinato a clienti e collaboratori. La zona è stata disimpegnata tramite due ampie porte scorrevoli di vetro translucido in modo che ne risulta il mio studio da una parte e il resto della casa dall’altra. La stanza studio è a sua volta separata dal living tramite due “pareti” che scorrono all’interno di una quinta. Questa suddivisione rende lo spazio flessibile e permette di isolare lo studio solo quando serve, restituendone lo spazio alla casa quando l’appartamento funziona solo da abitazione.
Il fatto di avere completamente eliminato tutte le vecchie partizioni mi ha permesso di creare uno spazio fluido e versatile che risulta molto più ampio, pur avendo aggiunto una funzione in più a quella di base dell’abitare.
L’aver eliminato il tramezzo che delimitava la vecchia cucina ha permesso inoltre di acquisire visivamente il piccolo terrazzo abitabile allungando la prospettiva che si coglie appena varcata la zona di ingresso della casa.
Ho disegnato tutto l’arredamento in fase di progettazione dello spazio: in questo modo ne risulta parte integrante.
La partizione interna di tutte le armadiature è stata concepita in maniera montessoriana secondo il concetto “un posto per ogni cosa, ogni cosa al suo posto”.
Il contenimento delle camere e dei bagni è stato risolto con un sistema di moduli “pensili” di 3 tipologie e 3 profondità diverse, che si compongono in modo variabile secondo uno schema a griglia; aggregati ad hoc, sostituiscono e costituiscono tipologie di mobili diversi e possono essere riconfigurati.
Alcuni iconici pezzi di design, quali ad esempio le sedute e le lampade, appaiono valorizzati dal fatto di essere collocati in un “contenitore” volutamente neutro.
Unico elemento “decorativo” della casa sono i quadri in mostra temporanea, destinati a cambiare nel tempo l’aspetto e l’atmosfera della Casa-Studio.
La Casa-Studio si trova a Roma Nord, in zona Balduina.
Venite a visitarla! Vi aspetto.